La struttura

“Le Tinaie” ha sede in un’antica colonica a pochi chilometri da Firenze. E’ situata alle porte del chianti in un contesto di campagna ma non isolato e facilmente raggiungibile dai Servizi invianti e dai familiari. I ragazzi possono usufruire autonomamente della fermata dell'autobus e raggiungere i centri abitati vicini a piedi o in bicicletta.

La casa è adatta a permettere ai giovani ospiti non solo una facilitazione nel recupero delle abilità sociali, ma anche il riscoprire la vita di campagna, con i tempi, i ritmi costanti della natura che tanto spesso sono mancati nella discontinuità delle loro esperienze.

L’abitazione è costruita su due piani: al piano terra si trovano la cucina, la sala da pranzo, il soggiorno, l’ufficio degli operatori, il bagno del personale, un’ampia sala attività, un bagno per handicap, la lavanderia. Al piano superiore invece si trovano cinque camere doppie per i ragazzi, tre bagni e una stanza destinata alla pronta accoglienza.

Accanto alla colonica è in progetto l'edificazione di un ampio annesso che verrà costruito in legno, secondo i dettami della bioedilizia e con attenzione al risparmio energetico. Il nuovo edificio è pensato per ospitare alloggi temporanei per madri con figli minori in situazioni di disagio sociale e familiare. Esso ospiterà inoltre un’ampia sala multifunzionale che i ragazzi della comunità potranno utilizzare come palestra per praticare sport, ma anche per partecipare ad attività e laboratori di diverso genere. Al bisogno sarà possibile convertire la sala in aula per convegni, teatro o cinema.

L'ex fienile annesso alla colonica è utilizzato per servizi di psicologia e psicoterapia: dà accesso non solo ai giovani durante eventuali colloqui individuali, ma anche a parenti, servizi, insegnanti di scuole.

Il resede è costituito da un grande giardino e da un orto che i ragazzi possono contribuire a coltivare.

La struttura è attorniata da trentacinque ettari di terreno, tra seminativo, boschivo e pascolo, che potranno in futuro essere utilizzati per avviare progetti di agricoltura sociale, a cui i ragazzi potranno partecipare.